Amo molto le edicole, soprattutto quelle grandi, spaziose, che hanno un po’ di tutto e che sono all’interno di un locale e non fuori all’addiaccio, sebbene mi piacciano tutte. Resto affascinato da tutti quei giornali colorati appesi, dai dvd a prezzo contenuto allegati a Tizio e Caio e insomma quando entro ci passo molto tempo…
… Ma non sopporto la poca professionalità di tantissimi edicolanti. Vai a chiedere una rivista e ti rispondono “Ah, non so, provi a guardare un po’ se la vede lei da qualche parte…”
Ma checcazzo, fai l’edicolante, vendi le riviste, dovrai ben sapere cosa vendi! Rispondono: “Eh, ma c’è così tanta roba…”
Vabbé, sarete gli unici ad avere tanta roba. E’ come se andassi in farmacia a chiedere il siero per il morso di un serpente velenoso e il farmacista rispondesse: “Eh, guardi un po’ in giro lei, se lo trova; sa, ho talmente tanta roba…
Poi mettono tutto alla cazzo di cane. I fumetti manga insieme a Lando e Corna Vissute, Busen Bondage insieme a Burda. L’Uomo Ragno lo compro via internet, perché l’edicolante dove vado io lo tiene insieme a Uomini e Scrofe e mi vergognavo a prenderlo. Anche perché appena ti avvicini ai giornali per adulti entra qualcuno. Fino a un attimo prima non c’è un cane. Guardi i giornali di Sudoku (questa è la rucola del 2005/2006, sbarcato massiccio all’improvviso e impostosi di prepotenza. Settimana Enigmistica trema: arriva il Sudoku e sono cazzi!), le riviste di cucina, il taglio e cucito e la caccia pesca e sport e non transita anima viva. Appena appoggi gli occhi sui capezzoli turgidi di qualche pettoruta… zac!, entrano due vecchie una suora un prete e tre amici di famiglia. Ti giri di scatto dall’altra parte e ti trovi di fronte ai dvd shemales tranny international big dicks.
A Milano (ma ci saranno anche in tantissimi altri posti) ci sono poi queste edicole 99,99% porno. Cioé arrivi lì e su un lato gay, sull’altro lesbo, al centro etero, ovunque orgie. Giornali, dvd, vhs, cd-rom… e davanti alla faccia dell’edicolante i quotidiani, Panorama, l’Espresso e il Corriere dei Piccoli. Il Corriere dei Piccoli servirà come scusa per gli avventori, tipo: “Tesoro, scendo in edicola a comprare il Corriere dei Piccoli…” e poi giù di Donne aperte e falli equini.
Sono sempre chiuse su se stesse, di solito di colore verde marcio. Io da bravo paesano sprovveduto le ho scoperte nei miei primi tempi in città. Una mattina sono in corso Buenos Aires ed entro in questa edicola per comprare il Corriere della Sera. Appena metto dentro i piedi faccio in tempo a dire buongiorno e mi vedo circondato da seni al silicone e membri turgidi. Chiedo il Corriere della Sera e l’edicolante mi guarda con espressione stupida e stupita, come se non sapesse di cosa sto parlando. Prima fa danzare gli occhi tra riviste hard (e mi viene il dubbio che abbia capito “Corriere della Sega”), poi è come se tornasse nel nostro mondo e con una faccia schifata mi passa il quotidiano.
Mi mette in soggezione. Alla fine mi compro due riviste di porcostar per nasconderci dentro il giornale.