Questo non è un post, ma solo un saluto per dirvi che ci sono ancora. Passavo di qua e mi sono accorto che in effetti non mi affaccio da parecchio.
Pare incredibile, ma cinico.net è sull’online da quasi dodici anni. A ferragosto in punto. Lo scrivo adesso perché poi a ferragosto sarò impegnato nei festeggiamenti. Ci sarà una mega festa in un locale in di Milano, con free drinks e ragazze disinibite pronte ad offrirsi sessualmente per una comparsata a Un posto al sole.
Quindi ho deciso che magari devo rispolverare questo sitarello tutto simpatia e frizzi e lazzi, che ha avuto i suoi alti e bassi e anche il pagerank sotto al 3 che per alcuni mesi mi ha privato del piacere di ricevere mail tipo: “Salve, abbiamo visitato il suo sito e visti i contenuti le proponiamo uno scambio link con il nostro che si occupa di ferri da stiro, sicuri che gioverà a entrambi”.
Ringrazio come sempre quelli che mi scrivono per sapere se sto bene, se sono vivo, se mi serve un bonifico. Grazie ragazzi/e, vi voglio bene a tutti, persino a quella che m’ha scritto nei commenti che sono un WebMasterCinicoDellaMinchia e che ormai vecchio e rincoglionito non ho capito se era all’insegna della goliardia o se le sto sul culo. Bé, ti voglio bene anche a te, ti mando un bacino sulle gote per via del fatto che sono fidanzato. Se un giorno dovessi diventare single farò un trova&sostituisci cambiando tutti i “sulle gote” con “sulla patata”.
Si è verificata la condizione per la quale ho traslocato nuovamente e ora vivo in un posto ancora più bellissimo anche se purtroppo sono sempre povero. Vivo in mezzo ai boschi, circondato dai colli innevati e senza troppe persone che mi abitano attorno. Alla lunga mi annoia tutto; nulla che mi interessi. Indi ho infine deciso di vivere in mezzo al nulla, così il problema è scongiurato. Non faccio un cazzo come mio solito, mi sveglio all’una e passo l’ora seguente ad accendere la stufa a legna, questa meravigliosa invenzione che mi avvicina alle mie origini contadine e alla natura e mi permette di risparmiare soldi in riscaldamento.
Mi metto lì con i legnetti per fare una base da incendiare, magari con qualche pigna, poi un quadratino di diavolina ecologica acceso, poi si mettono sopra alcuni pezzi di legna più grande, poi i ciocchi più grandi soffocano il fuoco, poi allora butto dentro un po’ di carta per ravvivarlo, poi la carta si consuma e rimane solo del gran fumo che mi intossica, inizia a spargersi per mezza casa, butto dentro altri quadratini di diavolina e legnetti e pigne e devo spostare un po’ i tronchi grandi che non si sono accesi ma sono un po’ rossi e scottano le dita e apri l’aria e chiudi l’aria e fa troppo fuoco e fa poco fuoco e butta dentro altri due legnetti accendifuoco e vaffanculo. Basta un mozzicone spento male per dare fuoco a un bosco, ma ci vogliono trecento bastoncini del cazzo per far partire la stufa.
Poi appena ho le mani nere di fuliggine mi prude un orecchio, o il naso. Non so voi, ma io se mi sporco le mani di qualcosa dopo un secondo mi prudono il naso e le orecchie e persino il buco del culo. Non mi gratto il naso per giorni, anzi a pensarci non mi prude mai il naso, eccetto se ho in mano un panino che mi fa grondare il ketchup sulla dita o se ho appena cambiato una ruota alla macchina.
Ora condivido le giornate con l’amore e con i boschi, con le colline e con la stramaledetta neve. Le mie sporadiche uscite sociali riguardano il buttare l’immondizia nei cassonetti differenziati e qualche capatina in pizzeria a farmi rifilare della coca media piccola. Io non lo so se capita solo a me, se è così mi scuso, però a me succede che la coca media me la danno sempre più piccola. Cioé vado a farmi una pizza, ordino la suddetta pizza e una coca, e il cameriere mi dice: “Media?”. E io: “Ok, media”. E arriva un bicchiere che la misura appena inferiore è quello da grappa.
Poi mi capita anche un’altra cosa che mi fa veramente incazzare. Che se prendo una pizza con un ingrediente extra me lo fanno pagare. Molti lo scrivono anche nel menu. Per esempio: ingredienti extra + 1€. E’ giusto. Sacrosanto. Però non mi succede mai che se prendo un ingrediente in meno me lo scontano.
Riguardo all’altra mia uscita sociale, i cassonetti dell’immondizia, vorrei far notare che mi hanno veramente rotto i coglioni. Se vado a buttare un grosso sacco nero pieno di immondizia e pesto sul pedale del cassonetto, si apre una fessura. Io schiaccio con tutte le forze che quasi conficco il pedale nel terreno, e il cassonetto apre un merdoso spirarglio e devo lordarmi una mano per alzare il coperchio e farci passare il sacco nero, che a volte si rompe pure ed è un mezzo dramma consumato tra i rifiuti. Se devo buttare un sacchettino che basterebbe la fessura di una cassetta delle lettere, appena appoggio il piede sul pedale il coperchio si spalanca e gira su se stesso e mi devo lordare una mano per richiuderlo.
E vorrei dire agli stronzi che hanno inventato le “campane” per buttarci il vetro con i buchi rotondi: ma quindi solo le bottiglie e i barattoli? Cioé se ho una pirofila di vetro la devo rompere a martellate e buttare dentro i cocci? Ma allargate sti cazzo di buchi.
Niente, volevo solo farvi un salutino e sono andato fuori tema come mio solito. Quindi torno a fare quel che stavo facendo e vi faccio sto salutino e ci si vede prestissimo, ché mi sono rimesso a scrivere almeno dieci post ricchi della mia verve ma non ne ho finito neanche uno. Però li finisco, promesso.