Voli economici

Questa mattina ricevo tra le varie mail una pubblicità che mi dice: Vola ad Amsterdam con soli 40 euro! Asterisco.

L’asterisco mi fa sapere che però: il viaggio è ovviamente di sola andata, che bisogna vedere se ci sono i posti, che devo pagare le tasse aeroportuali, che devo pagare le spese amministrative, che devo pagare il supplemento “operations & security” e che devo pagare la sovrattassa del combustibile.

Prima di mettermi in ballo: l’aereo ce lo avete o lo devo portare io?

Cose mie

Ceccherini, vai in pace

L’altra sera, tra Aceto che dava del fallito a Den Harrow, tra le belle poppe di Sara Tommasi viste in un pertinente backstage del suo calendario, tra le altrettanto belle tette di una Maurizia Cacciatori vestita con un lungo collant, all’Isola dei Famosi è successa una cosa gravissima per i nostri bambini, svegli a mezzanotte di fronte a questo programma: Massimo Ceccherini, stanco e affamato, dopo aver visto un piatto di spaghetti con polpette che non poteva avere, fuori dallo studio e non sapendo d’essere ascoltato, ha bestemmiato.

Ovviamente: il finimondo. Espulso dall’isola, costretto alle scuse, scandali e controscandali.
Bé, in effetti la tv pubblica non può mostrare ai bambini svegli a mezzanotte e alla brava gente un essere umano che, al limite, commette degli errori. Una persona vera.

Sia chiaro: comprendo benissimo che una bestemmia è un modo poco elegante di presentarsi al prossimo, in special modo a quello credente. Ma che si discuta di ripulire la tv dalle porcherie che turbano i nostri bimbi e la brava gente, mentre per tutto il giorno gli sbattiamo in faccia, per fare un esempio a caso, pubblicità di dolci industriali, bibite edulcorate, E 133 blu brillante, E 621 glutammato monosodico, E 104 giallo di chinolina, E 951 aspartame…

Sono certo di essere in compagnia dello stesso Dio se, da utente, perdono Ceccherini. E’ uno dei personaggi meno volgari e meno falsi che ho visto passare nel rettangolo luminoso negli ultimi anni.

Cinema & TV

Fa caldo (parte seconda)

Fa caldo. Un caldo totale, bestiale, ferale. Cammini e sudi. Stai fermo e sudi.
All’ora di cena mi siedo a tavola con un’insalata di riso e il ventilatore che mi soffia sulla faccia e guardo un po’ di telegiornale.

Al telegiornale c’è il servizio per quando fa caldo, che è come quello per quando fa freddo, solo che in questo si dice che fa caldo, caldissimo, i bambini e gli anziani stanno male. Gli anziani barboni sotto al sole muoiono anche un po’.
Nel servizio per quando fa freddo, freddissimo, i bambini e gli anziani soffrono. Gli anziani barboni muoiono ghiacciati.

Ma è normale questo caldo? Ma si può fare qualcosa? E i climatizzatori accesi a palla non è che faranno male? O faranno saltare le centrali elettriche del mondo?

C’è l’esperto, chiediamolo a lui. E’ un medico, il Dott. Tizio docente di Scienze della Calura alla Sapienza. Lui sul caldo sa tutto. Tutto.

– Buongiorno Dott. Tizio, ci conferma che fa caldo?
– Caldissimo, direi.
– Ma è normale questo caldo? Non è che la Terra sta avendo dei cambiamenti climatici preoccupanti?
– No, no, è normale. Succede ciclicamente. Pensi che nel 1648 c’è stato anche più caldo.
– Ah sì, ma lei, mi scusi l’audacia, che cazzo ne sa?
– Eh, lo so. Sono l’esperto di caldo.
– Cosa possiamo fare quando fa così caldo?
– Ci sono alcuni accorgimenti fondamentali. Per esempio bere. Quando fa caldo occorre bere molto.

Io nel frattempo sono lì che lo guardo con una bottiglia da otto litri di te freddo appoggiata sul tavolo e realizzo a cosa mi serve. Ecco, devo bere molto. Quando fa caldo bisogna bere, l’ha detto il Dottore lì alla TV. E pensare che io non bevo mai quando fa caldo. Anzi, appena posso mi riempio la bocca di mollica di pane raffermo e la mastico per tutto il giorno.

Poi il dottore dice che bisogna stare lontani dal sole, coprirsi, non fare cose tipo andare nell’orto alle quattro del pomeriggio o mettersi ad asfaltare il cortile.
E ancora, ci sono dei consigli di alimentazione. L’alimentazione è importante quando fa caldo. Uno crede di no, invece sì. Bisogna mangiare tanta frutta. E tanta verdura. Ed eliminare alcuni cibi pesanti. Per esempio polenta e fonduta non sono consigliate, soprattutto se consumate in spiaggia.

Mi raccomando quindi: non imitate la massa, che fa merenda in cortile alle quattro del meriggio, sotto al sole, pasteggiando a trippa e vin brulé. Seguiteli, questi cazzo di consigli dell’esperto.

Cose mie

Firmate!

C’è un ragazzo che da solo si sta sbattendo, con risultati notevoli, per tutti quelli che usano un cellulare. Chiunque, insomma. C’è chi lo usa un minuto alla settimana, come il sottoscritto, e chi lo usa per tutto il tempo della sua esistenza, mentre è in macchina, mentre è al bar, mentre è in chiesa, mentre è al cinema (al cinema, cazzo! lo giuro sui miei figli. non ci volevo credere, ma è così. e non solo una volta. ne ho trovato uno che parlava nell’auricolare durante il signore degli anelli e decine che si mandavano messaggini… senza contare quelli che facevano le foto allo schermo durante guerre stellari…), mentre è seduto sul cesso, mentre si sta sposando, mentre sta cadendo da un burrone eccetera. Ormai cammino per le strade e mi pare di vedere solo gente che parla al cellulare.

Ma non divaghiamo. Questo ragazzo si è preso la briga di scrivere e di impegnare il suo tempo per abolire i costi di ricarica, quei soldi che si spendono per l’anima del ca..o, insomma (ho messo i puntini perché vedo che adesso si usa così…).
Ha chiesto aiuto alle associazioni dei consumaturi, che se ne sono ovviamente sbattute le balle, salvo poi cercare di farsi belle millantando la paternità dell’idea quando questa ha preso piede con comunicati vari a proprio nome e gran parata di facce da culo.

Bé, io credo che l’originale meriti la stima mia e vostra, nonché l’aggiunta delle nostre alle firme della petizione, che ormai superano quota 350.000. Firmate anche voi, non è possibile che gli italiani debbano sempre farsi prendere per il culo da questa gente.

Va tutto bene