Altro giorno, solita merda

I consumatori italiani di pornografia minorile sono triplicati in quattro anni, con un incremento del 188% rispetto al 2004.

Ovvio, sembra che qualunque studentessa tra la seconda media e la quarta superiore non riesca a tenere le tette lontane dal suo videofonino. Per scaricare un bel porno come si deve bisogna fare lo slalom tra i filmati scolastici. E’ davvero indecente. Tra l’altro si vedono da schifo. Non potreste portarvi a scuola una videocamera?

Volevo anche esprimere un parere sulla lettera aperta di Cossiga al capitano della polizia, ma non si può fare dell’umorismo su un pezzo comico. La parte più divertente è quando dice: “L’ideale sarebbe che di queste manifestazioni fosse vittima un passante, meglio un vecchio, una donna o un bambino, rimanendo ferito da qualche colpo di arma da fuoco sparato dai dimostranti”. Francesco, sono studenti. Banalissimi studenti. Semplici vittime della pedopolitica. Non hanno armi da fuoco. Qualcuno dovrebbe andare a riparare la parabola a quest’uomo. Probabilmente guarda History Channel convinto che si tratti del TG4.

La laurea del coglione

Il neo Presidente USA ha telefonato al premier australiano Kevin Rudd, al britannico Gordon Brown, al canadese Harper, al Primo ministro israeliano Ehud Olmert, al giapponese Taro Aso, alla cancelliera tedesca Angela Merkel, al presidente francese Nicolas Sarkozy, al capo di Stato sudcoreano Lee Myung-bak, al presidente messicano Felipe Calderon, al presidente dei Trekkies e ha fatto alcuni scherzi telefonici. Quando ha chiesto la guida telefonica delle Terre di Mezzo si è capito che probabilmente non telefonerà a Berlusconi.

Nel frattempo, Berlusconi assegna la laurea del coglione. Veltroni si offende e dice: “Non si può ricorrere al turpiloquio: siamo oltre lo scontro politico, siamo all’insulto volgare. Immaginate Sarkozy che dà del coglione a Segolene Royal, o Gordon Brown a Cameron”. L’ho immaginato. In effetti l’ho trovato piuttosto divertente.

Cronaca vera/nera, Va tutto bene

Imbecilli

Berlusconi per scusarsi della gaffe a Obama dichiara l’imbecillità di tutti i giornali che non hanno compreso il suo senso dell’umorismo. Sembra la barzelletta di quel tale che non riesce a smettere di fare gaffe, così un amico gli consiglia di cambiare subito discorso quando gliene scappa una. Una sera è ospite a cena e dice alla signora che gli sta di fianco a tavola: “Questa minestra fa schifo”. E la signora: “L’ho cucinata io!”. “Davvero? Ehi, ma che bel paio di tette!”.

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Ma le maestre sì

Magari non tutti scaricano gli allegati .tif. Io però me lo sono scaricato, metti che passa di qui uno e non mi crede. L’allegato è una pagina di QN (Il Giorno/Il Resto del Carlino/La Nazione), le parole sono di Francesco Cossiga. L’intervista è di Andrea Cangini. Il titolo è: “Bisogna fermarli, anche il terrorismo partì dagli atenei”.

“Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro dell’Interno. (…) Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Le forze dell’ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. Non quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì.”

Se vi hanno messo a ferro e fuoco la città e incendiato la macchina mentre Cossiga era ministro dell’interno, adesso potete andare a rettificare la denuncia verso ignoti.

Grazie a Marok per avermi allietato la giornata con questa informazione.

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Grazie per i reminders

A volte, mentre le notizie filtrate di qualche telegiornale mi finiscono fuori dal televisore, mi trovo costretto a pensare, a voce bassa: forse ho fatto male a votare quelli, avrei dovuto votare anch’io questi. Poi, per fortuna, questi fanno qualcosa che mi rimette il pensiero in fondo all’angolino buio della testa, cambio canale e mi guardo Un posto al sole estate.

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