Papà, la famiglia è importante. Allora fattene una e levati dai coglioni.

Avete il diritto di non apprezzare i gay. Soprattutto se cercano di toccarvi il culo. E avete il diritto di sentirvi i paladini della civiltà. Ce lo avete fino a quando non vi comportate da poveri stronzi. Un paio l’hanno fatto alcuni giorni fa, picchiando degli omosessuali la cui unica colpa era quella di essere andati a farsi una pizza.

Uomini veri. A parlare di civiltà è molto spesso gente che alza le mani, o la voce, o che fa guerre in nome della pace o che difende il valore della famiglia dall’alto dei suoi divorzi e delle sue convivenze o, ancora meglio, dei propri matrimoni di fronte al druido (ci sono anche quelli, e non sono Asterix e Obelix. Tra l’altro credo siano entrambi gay. E convivono. Sempre meglio di Panoramix, che si fa il cagnolino).

Perché vi dico questo? Primo perché non tollero la gente che alza le mani per affermare un’idea. Una volta non condividevo l’alzare le mani in genere, oggi non riesco a dare torto a chi lo fa quando è vittima di un sopruso. Ma la vita ti fa un po’ meno morbido, col passare degli anni. E poi perché voglio rivelarvi un segreto: più gay uguale più donne libere, lo volete capire o no? Certo, se non sono lesbiche, ovvio.

E poi perché oggi è la giornata mondiale contro l’omofobia. Se credete che esista un dio, ci sono un sacco di buoni motivi per non farsi rimproverare quando arriverete al suo cospetto. Uno è quello di essere tolleranti con tutto ciò che non vi piace, ma che non influenza la vostra vita. E smettetela di seguire le direttive e i pregiudizi degli altri. Fatevi un’idea vostra.

Sempre qualche giorno fa c’è stato il family day, una manifestazione inutile per chi ha una famiglia felice e offensiva per chi non ne ha una canonica e deve per questo sentirsi un diverso. Vale per i gay e per gli eterosessuali. Hanno partecipato, tra gli altri, Lucia Annunziata (divorziata), Berlusconi (2 mogli), Bossi (2 mogli), Calderoli e Castelli (2 mogli, delle quali una con rito celtico), Casini (divorziato), Follini (divorziato), La Russa (divorziato), la Moratti e suo marito (divorziato)… E basta perché se no devo citare praticamente tutto il family day. I parlamentari che convivono hanno dal 1993 l’assistenza sanitaria per i conviventi.

Questi signori hanno la mia stima e il mio rispetto. Ma forse è meglio che la smettano di fomentare rabbie. Perché, se non lo hanno capito, alcuni la questione la prendono sul serio, a differenza loro. E vanno in giro a discriminare e ad alzare le mani in nome dei valori sociali e della moralità.

Scusate il post poco lineare, ma sto scrivendo con una sola mano, mentre mi masturbo, distratto dalla visione di un film porno in costume nel quale Batman sodomizza Robin. Sono un vizioso.

P.S. Il lungo titolo è una citazione da un’antica vignetta di Altan.

Cronaca vera/nera, Va tutto bene

Test antidroga

Inviati a 3887 famiglie milanesi i coupon per ritirare il test antridroga nelle farmacie e sottoporre così i loro figli a controlli accurati. Dovevano essere 4000, ma per errore sono stati inviati 113 coupon destinati a famiglie di ministri. Quelli per ritirare cocaina da un pusher di fiducia.

Molti quotidiani hanno ripreso le proteste dei politici, ma avreste dovuto sentire quelle dei figli! Grazie a questo test i genitori potranno stabilire se i loro eredi assumono oppiacei, cocaina, amfetamina, metamfetamina, marijuana e Amici di Maria De Filippi.

Non sempre i genitori sono in grado di capire se questo flagello è già entrato nella loro famiglia, ma ora sarà tutto più semplice. Quando vostro figlio tornerà alle 5 del mattino dalla discoteca, vi basterà aspettare che finisca di vomitare dopo essersi levato i pantaloni impregnati di piscio e fargli il test. Non potrà più dirvi che la spuma era avariata.

Non è stato inviato il coupon con scritto cosa fare in caso di positività al test. Per ora, il solito consiglio, ovvero urlare a squarciagola “Mio Dio, mio figlio si droga!!!”, riempirlo di botte, poi abbracciarlo convinti che il dialogo sia il modo migliore, poi metterlo in castigo fino al 2020, levargli la paghetta e sequestrargli il videofonino. Soprattutto se vi ha registrati mentre lo picchiavate.

A breve, sarà inviato alle famiglie il coupon per scoprire se i vostri figli sono anarco insurrezionalisti (l’urina prenderà fuoco a contatto con il tampone) e se le vostre figlie fanno deepthroat in discoteca. Un suggerimento nell’attesa del coupon: vi basta guardare se ha l’eyeliner sciolto sugli occhi. O se quando passa di fronte a dei ragazzi è lei a fischiare.

Cronaca vera/nera

Le balene sono buone

Suscita ancora scalpore, a distanza di alcuni mesi, la scelta da parte degli attivisti di GreenPeace di mangiare carne di balena durante la loro campagna contro la caccia alle balene (qui un testo, qui un filmato).

I tempi non sono quindi maturi per raccontarvi di quello che hanno fatto durante la campagna contro il cannibalismo.

Cronaca vera/nera

La libertà di tacere

Uno stato, il Vaticano, in nome di un dio benevolo lancia strali malevoli su ogni cosa che non gli va giù. Dalle pillole del giorno dopo al matrimonio tra gay è tutta una critica, quando non è un tentativo di imporre. Ok, mi sta bene. Viva la libertà d’espressione. Una libertà d’espressione così tassativa che permette persino di associare i gay ai pedofili e agli incestuosi. Sono orgoglioso di vivere in un paese tanto libero. Fino a quando non mi accorgo che non dispongo della stessa libertà, se volessi usufruirne.

Per esempio: un comico sale su un palco di fronte a 400mila persone e fa alcune battute sulla chiesa. Ed esprime dei pareri, così come fa la chiesa. Ma ben presto ci si accorge che non lo può fare. E’ offensivo. Peggio: è un terrorista. Un terrorista, capito? Come quelli che si vestono con un giubbetto di candelotti e si fanno saltare per aria portandosi dietro donne e bambini. Bé, non si dovrebbe mai parlare a nome degli altri, ma sono certo che gli irakeni preferirebbero ritrovarsi al centro di una piazza del mercato con un terrorista che anziché esplodere fa battute sul Papa.

Sulla rete, ultimo baluardo della libertà di espressione, molti non hanno apprezzato l’Osservatore Romano, che ha scritto quanto segue:

“E’ terrorismo lanciare attacchi alla Chiesa. E’ terrorismo alimentare furori ciechi e irrazionali contro chi parla sempre in nome dell’amore, l’amore per la vita e l’amore per l’uomo. E’ vile e terroristico lanciare sassi questa volta addirittura contro il Papa, sentendosi coperti dalle grida di approvazione di una folla facilmente eccitabile. Ed usando argomenti risibili, manifestando la solita sconcertante ignoranza sui temi nei quali si pretende di intervenire pur facendo tutt’altro mestiere'”.

Considerando che la chiesa parla di cellule staminali, famiglia, sessualità… ci sarebbe da domandare loro in funzione di quale mestiere lo fanno. Ma a loro non serve un mestiere: parlano in nome dell’amore. L’amore per la vita e l’amore per l’uomo. Ma se basta questo, allora qualunque shemale con una banana nel culo e una scritta Love fatta con l’eyeliner sulla fronte a un qualunque gaypride ha lo stesso diritto di esprimersi al riguardo. Cosa che tra l’altro ho sempre pensato.

Nonostante il lecito sentimento di rabbia verso chi dice: “Chi ci parla contro fa del terrorismo”, trovo che criticare l’ennesima uscita sfortunata della chiesa sia un po’ come sparare sulla croce rossa che sventola bandiera bianca. Tra l’altro, ritengo che abbia tutto il diritto di farlo. Voglio dire: la offendi, si difende. Io leggo e dico: “Wow, che bell’ammasso di stronzate”, ma visto che stavo parlando di libertà d’espressione mi pare più che giusto che le possano scrivere. Ammesso che accettino di sentirsi dileggiati da qualsiasi persona civile che non si sente in torto nel pensare che Cristo avrebbe preferito Welby a Pinochet.

Invece, mi pare fondamentale dare addosso ai nostri capitani coraggiosi. I sindacati, per esempio. Uniti a criticare il comico, fino ad arrivare a pronunciare che “Se Rivera si è fatto qualche bicchiere in più, fa bene a fare una doccia fredda”. Prodi, invece, con la pacatezza che lo contraddistingue, ha definito Rivera uno “scriteriato”.

E’ utile constatare che la gente che dovrebbe prendersi cura di noi è pronta a buttarci nel fango, darci dell’avvinazzato e bacchettarci appena facciamo uso della nostra libertà di espressione. Capisco che citare Voltaire a questi signori è un po’ come parlare di facial humiliation a un convegno di femministe, ma sarebbe così appagante che qualcuno affermasse “Dissento fortemente da quello che dici, ma mi batterò altrettanto fortemente perché tu possa continuare a dirlo”. Da uno stato laico ti aspetteresti qualcosa di più, ma dissentire da chi critica la chiesa e contemporaneamente difendere il suo diritto a farlo sarebbe un buon inizio, no?

Cronaca vera/nera, Va tutto bene

God save the ermine

Io non mi ricordo perché non c’ero, ma una volta Paolo IV disse “Gli animali sono la parte più piccola della Creazione Divina, ma noi un giorno li rivedremo nel Mistero di Cristo”.

Poi mi ricordo invece di un gennaio del 1990 nel quale Giovanni Paolo II esternò quanto segue: “Non solo l’uomo, ma anche gli animali hanno un soffio divino”.

Padre Pio, personaggio che non stimo molto a dire il vero, ma tant’è, da bravo francescano quale era amava gli animali e si raccontano svariati episodi al proposito che vanno dalla sua fanciullezza fino alla morte, inclusa la sua amicizia con un terribile cane lupo. Persino tra i presunti fatti miracolosi ve ne sono alcuni che riguardano gli animali, per esempio di un gatto che attraversa il campo di bocce dopo che Padre Pio ha lanciato la sua e, wow, la boccia si arresta e cade a terra salvando lo sventurato. Dico, roba che neanche Holly e Benji.

E che dire di Dio? Nella Genesi fa tutti vegetariani. Non è che lo pensa e basta, lo dice proprio: “Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo”. Ehi, questo lo dice Dio, è la Genesi (1,29).

E’ vero che dopo dieci generazioni di vegetariani che vedono sfilare galline e maiali immaginando polli arrosto e salami Dio ci ripensa e dice: “Quanto si muove e ha vita vi servirà di cibo: vi do tutto questo come già vi diedi le verdi erbe. Soltanto non mangerete la carne con la sua vita, cioè il suo sangue”, ma siamo in ambito culinario.

Insomma, io ho letto la Bibbia e altri romanzi del genere. La mia memoria è quella che è, ma mai, mai ho letto di Dio che afferma qualcosa tipo: “E allora andrai da Annabella a Pavia e ti farai fare una pelliccia di ermellino per ornare la tua mantellina, poco prima di andare a dire beati i poveri di fronte a dei poveri”.

Intendiamoci, magari c’è scritto, ma io non l’ho letto.

Ora, lungi da me parlar male di un celibe che la mena sui valori della famiglia. Mai penserei di dire qualcosa di negativo su qualcuno che vive in un ambiente di soli maschi e non tollera il matrimonio tra gay (cioé, gli unici uomini che hanno ancora voglia di sposarsi). Nemmeno mi azzarderei a lamentare difetti da chi predica bene e copre scandali di pedofilia (ci mancherebbe, dai, anch’io non racconto in giro dei miei gusti sessuali, per quanto interessanti).

Ma in verità vi dico: che il Papa se ne vada in giro con le scarpe di Prada e il collo di ermellino è davvero qualcosa di stomachevole. Se Gesu si fosse vestito così oggi avremmo dei crocefissi ridicoli.

Cronaca vera/nera