Da bravo webmaster quale ero, spendevo ogni mese svariate decine di euro in riviste completamente inutili, le quali mi illustravano il world wide web e mi illuminavano sull’uso del pc, fornendomi dati preziosissimi e allegando quasi sempre un CD pieno di:
A) Le demo dei programmi che non mi servono a un cazzo (le migliori hanno delle limitazioni che richiedono a gran voce di essere craccate, solo per il gusto di farlo. che me ne faccio di un programma che non può salvare, per esempio? almeno una sola volta, ma deve salvare, se no su cosa valuto se mi serve o meno?)
B) Le CENTOCINQUANTA utilities INDISPENSABILI da installare subito per migliorare le prestazioni del mio pc (che con 150 utilities installate sarà di certo una scheggia e non presenterà più un problema).
Tra l’altro, ogni rivista ha una selezione diversa di utilities, e quindi alla fine dovrei installarmene un 300, di indispens abili.
C) Le demo dei videogiochi che non mi servono a un cazzo.
D) Altre amenità che mentre masterizzavano il ciddì sono uscite in una nuova versione.
Installati i programmi del ciddì, guardati e cancellati (fanno tutti così, credo; poi ogni 25.000 programmi guardati ce n’è uno che gli interessa e si cercano il crack sulla rete), è il momento di leggere i servizi. I migliori sono quelli delle riviste che si rivolgono ai neofiti e che sbandierano titoli tipo “Diventa un regista con il tuo computer!”, “Programma subito in Java!”, “Tutti fotografi con il PC!” e via discorrendo…
In questi articoli si parla ai neofiti e gli si spiega come usare, per esempio, la loro copia pirata di Photoshop (deve essere per forza pirata: me lo immagino un neofita che va a spendere 1.500 euro per Photoshop e ancora non sa cos’è e cosa fa…), oppure come fare “copie di backup” e masterizzare milioni di cd con programmi, mp3 e videogiochi (tutta roba di backup, sia chiaro…) e via di questo passo…
Io e Fabio abbiamo visto con i nostri occhi un articolo che illustrava come realizzare poster e striscioni con un programma di grafica e fotoritocco. Striscione che, ovviamente, qualunque utente medio potrà poi stampare grazie al plotter a colori, periferica d’uso ormai comune, la si trova in ogni casa. Chi è che non ha un plotter a colori, oggi come oggi?
Ma la cosa migliore restano tutte queste definizioni che nel tempo mi hanno invaso il cervello, e che oggi leggo senza nemmeno farci caso come fossero poesie futuriste o ritornelli ipnotici: massima compatibilità (questa mi tormenta. parlare di massima compatibiltà nel mondo informatico e come parlare di Satana in chiesa); proteggi la tua privacy; prestazioni ottimali; pc multimediale (pc multimediale mi disgusta. che cazzo significa? citando Kerényi: “E’ un pleonasmo, porca troia!”, come dire “acqua bagnata”, “cerchio rotondo” e via discorrendo…); difenditi dagli hacker; user friendly (spesso riferito a Windows, che è user friendly come il cubo di Rubik); i migliori siti della rete (la cosa buffa è che di solito sono i peggiori); protezione totale; potenza e versatilità; nuove frontiere; banda larga (la banda larga poi mi ha strarotto il cazzo: mi fanno vedere Vieri che rinuncia a un tocco di gnocca per navigare con la banda larga, ci avranno speso pure dei milioni, e poi io e Fabietto abbiamo chiesto l’attivazione di una banale linea telefonica telecom e abbiamo dovuto rivolgerci, dopo mesi di agonia, ad uno sciamano navajo per risolvere qualcosa); processori sempre più veloci; guadagna con il tuo sito (un classico dei classici, che si ripropone in mille varianti, dallo spam spaccaballe via mail all’articolo serioso e ragionato); guadagnare navigando (vedi il precedente, però in questo caso l’articolo è rivolto agli utenti e non ai webmaster); plug and play (un esempio filmato – mov quicktime -, storico, ma sempre bello)… e poi parate di Facile! Pratico! Per tutti! Punti esclamativi che si sprecano, semplicità che diventa norma…
Io leggo per abitudine, poi passo le riviste a mio padre, che ultimamente si è intrippato con il pc, anche se ha ancora delle difficoltà a tener ferma la freccina del mouse quando punta le icone. Grazie alle riviste continua a non capirne un cazzo, ma ha la nuova generazione di tutto.
Una nota finale messa in evidenza da Fabietto: LA POSTA DEI LETTORI
Ma questa gente con il computer impallato chiede aiuto scrivedo a una rivista e poi rimane lì due o tre mesi con il problema, ad aspettare di leggere la risposta?